E’ passato un mese esatto dal Laborat-Olio, il primo incontro organizzato da LetWomen Onlus sugli oli essenziali. Abbiamo percepito un certo entusiasmo, e così abbiamo scelto di approfondire il tema con un’apposita rubrica. Gli oli essenziali possono essere davvero dei rimedi portentosi, ma è opportuno conoscerli e usarli con attenzione, perché non tutte le situazioni e le modalità vanno bene indiscriminatamente!

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L’olio essenziale di Ravintsara

Avremmo potuto cominciare questa rubrica con un olio essenziale più conosciuto, ma questo ci è piaciuto talmente che gli abbiamo riservato un posto d’onore! L’olio essenziale di Ravintsara, infatti, ha moltissime proprietà benefiche, ed è considerato un “indispensabile” da inserire nel prontuario dei rimedi naturali.

Il nome Ravintsara (da non confondere con Ravensara, che è un’altra pianta!) vuol dire ” Foglia Buona” in lingua malgascia. Già, perché l’ambiente di provenienza di questo albero, appartenente alla famiglia delle Lauracee, è proprio il Madagascar, dove si può trovare sia selvatico sia in coltivazione. L’albero può raggiungere i 15 metri, ma per ricavare l’olio essenziale si utilizzano solo le foglie, con il metodo della distillazione a vapore. Per fare un litro di olio essenziale di Ravintsara ne servono, in media, 90-100 kg (ora capite perché non può costare troppo poco?).

Principali proprietà e caratteristiche

L’olio essenziale di Ravintsara è un potentissimo antivirale. La sua azione è dunque efficace contro il virus dell’influenza, del raffreddore e della brocnhite perché le sue proprietà espettoranti aiutano a liberare le vie respiratorie, ma è utile anche per contrastare l’Herpes simplex o zoster  (è un ottimo cicatrizzante!).  Inoltre, può essere impiegato anche in infezioni di tipo batterico, perché rafforza in generale le difese immunitarie: il nostro consiglio è di usarlo anche in via preventiva, diffondendolo nell’ambiente sopratutto in quei periodi in cui è facile ammalarsi.

In aromaterapia l’olio essenziale di Ravintsara è usato anche per contrastare l’insonnia, l’ansia, la fatica e l’esaurimento nervoso, mentre in campo cosmetico (diluito in oli vegetali come la mandorla dolce o l’olio di jojoba) è perfetto in caso di pelle impura, grassa o acneica. Massaggiato nei punti critici – sempre in combinazioni con oli vegetali – è un eccellente anticellulite.

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Come utilizzarlo in pratica

IN DIFFUSIONE: l’indicazione di massima è una goccia per ogni metro quadro, ma potete regolarvi abbastanza liberamente secondo la vostra percezione e in base al diffusore.

PER INALAZIONE: 2-3 volte al giorno, in combinazione con l’olio essenziale di Eucalipto e Timo se le vie respiratorie sono particolarmente ostruite. L’inalazione serve sopratutto in caso di raffreddore, influenza ecc… Potete mettere due o tre gocce su un fazzoletto o sul cuscino, oppure prendere una pentola di acqua bollente, unire un cucchiaio di bicarbonato e 4-5 gocce di olio essenziale di Ravintasara, munirvi di un asciugamano per non far disperdere i vapori e poi respirare, semplicemente!

IN MASSAGGIO: utilissimo sia per contrastare le infezioni virali sia come cosmetico, il massaggio con l’olio essenziale di Ravintsara deve essere sempre fatto diluendolo in un vettore di olio vegetale (per il viso consigliamo l’olio di jojoba, per il corpo è perfetto quello di mandole dolci). Potete usarlo per favorire il drenaggio e la circolazione, massaggiandolo sulle gambe, oppure come ansiolitico, concentrandovi sul plesso solare e lungo la colonna vertebrale.

Altre ricette, nonché una corposa bibliografia, potete trovarle qui.

Controindicazioni

L’olio essenziale di Ravintsara è particolarmente dolce e non ha particolari controindicazioni. Tuttavia, come la maggior parte degli oli essenziali, è sconsigliato l’uso alle donne in gravidanza e ai neonati. Potete usarlo con i bimbi piccoli, passati i tre mesi, ma è sempre meglio chiedere a un naturopata per avere la certezza delle dosi e di una corretta applicazione. Non dimenticate che gli oli essenziali sono un potentissimo concentrato, e sottovalutarne l’efficacia potrebbe essere molto pericoloso! Ricordate inoltre di leggere attentamente il paese di produzione (dovrebbe essere il Madagascar!), la scadenza, ma sopratutto il metodo di estrazione, che deve essere sempre a vapore. Una particolare precauzione dovrebbe essere prestata in caso di uso interno: assicuratevi sempre che il produttore l’abbia segnalato sull’etichetta!

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